La stazione di Alessandria è una stazione ferroviaria posta sulla linea Torino-Genova e capolinea delle linee per Cavallermaggiore, per Chivasso, per Novara, per Ovada, per Pavia, per Piacenza e per San Giuseppe di Cairo.
Storia
La stazione del 1850
La stazione del 1850
Il primo fabbricato viaggiatori venne costruito tra il 1849 e il 1850 da Alessandro Mazzucchetti, ingegnere del Genio Civile che progettò anche le stazioni di Genova Piazza Principe e Torino Porta Nuova.
L'architettura dell'edificio era di tipo neoclassico: il prospetto principale assomigliava ad un tempio dorico con un corpo centrale affiancato da due corpi laterali in mattone collegati da un intercolumnio in granito e trabeazione in stucco che terminava ai lati con due archi a tutto sesto. Gli elementi architettonici più evidenti erano i capitelli, i triglifi ed il timpano che sovrastava l'ingresso. Il fronte era decorato da elementi floreali con un richiamo di tipo classico, da festoni, figure allegoriche e nella parte superiore lo stemma reale dei Savoia.
La pensilina della stazione del 1850 segna un passaggio fondamentale nella storia della architettura ferroviaria: si ha per la prima volta la realizzazione di tetti metallici al posto delle incavallature lignee.
Si trattava di una pensilina a superficie voltata composta da un grande arco ribassato costruito a traliccio e composto da ferro e dal Larice rosso di Corsica (l'uso del legno fu limitato alle correnti superiori ed inferiori della struttura e alle travi diagonali.
Il fabbricato del Mazzucchetti venne demolita a seguito dell'approvazione del progetto della nuova stazione ed il definitivo impegno di spesa, nel 1938, da parte del Ministero delle Comunicazioni. L'anno seguente si aprì il cantiere ed il fabbricato viaggiatori fu inaugurato nel Giugno del 1940 e l'intero nuovo complesso nel 1942.
Fu scelto l'architetto capo del settore costruzioni delle Ferrovie dello Stato Roberto Narducci che aveva già progettato almeno quaranta stazioni tra cui Massa Centro[1] e Viareggio.
L'edificio del Narducci è di marcato stile razionalista: è composto da un corpo centrale che raggiunge in alcuni punti i tre livelli e da due corpi laterali simmetrici; adiacenti ai corpi laterali ci sono alcuni cortili che danno su piazza Cauriel.
All'interno del fabbricato la biglietteria è separata dalla piazza da cinque vetrate intervallate da colonne in marmo; una seconda fila di pilastri delimita l'area degli accessi ed una terza separa i vari sportelli della biglietteria. Il corridoio che fiancheggia l'atrio biglietteria conduce ai binari.
I due corpi centrali contengono al loro interno due chiostri centrali che sono protetti da una pensilina aperta sui lati il cui accesso è delimitato da alcuni pilastri in cemento. Al primo piano ci sono finestre decorate da cornicioni in marmo che hanno fanno luce all'atrio.
I materiali di rivestimento ci sono graniti verdi di Mergozzo (presso il corpo centrale), marmo verde Issori (per i pilastri dell'accesso), travertino (fino all'altezza della pensilina). Fra i numerosi interventi di manutenzione compiuti negli anni, quello del 2008 comportò la trasformazione dei chiostri interni con copertura mediante lucernai in vetro e acciaio a beneficio di nuove attività commerciali e servizi per i viaggiatori.
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